Coronavirus, il Trivulzio sotto indagine. La Procura chiede l’archiviazione per gli indagati.
MILANO – Coronavirus, si avvicinano alla conclusione le indagini sul Trivulzio, il polo geriatrico più grande d’Italia. Nell’ottobre 2021, la Procura ha infatti chiesto di procedere con l’archiviazione.
Le indagini erano partite dall’ipotesi, basate su segnalazioni e testimonianze, secondo cui la struttura avrebbe nascosto i casi di coronavirus mettendo a rischio non solo i sanitari ma anche gli ospiti presenti. O comunque non avrebbe preso le adeguate contromisure mettendo a repentaglio la salute e la vita degli ospiti della struttura e del personale impiegato.
Il fascicolo è stato aperto subito dopo un’indagine di Repubblica che ha ricostruito e riportato diversi casi e diverse testimonianza che hanno gettato più di un’ombra sul Trivulzio.
Coronavirus, le indagini sulle morti al Trivulzio
La prima svolta nelle indagini condotte dalla Procura di Milano arriva tra il 10 e l’11 aprile, quando nel registro degli indagati viene scritto il nome del direttore generale del Trivulzio, Giuseppe Calicchio. L’ipotesi di reato è quella di epidemia colposa e omicidio colposo. Si tratta del primo passo formale nel corso dell’attività investigativa.
Stando a quanto appreso, sarebbero cento i decessi nel mirino dei pm che stanno indagando sul Trivulzio. Anche se i parenti hanno parlato di 200 vittime su 1000 degenti dal mese di marzo.
Coronavirus, perquisizioni al Trivulzio
Nella mattinata del 14 aprile gli uomini della Guardia di Finanza hanno perquisito la sede del Pio Albergo Trivulzio e altre Rsa. I lavori, stando a quanto riferito dall’Ansa, impegneranno le Forze dell’Ordine per tutta la giornata. Si cercano dati e documenti che possano aiutare a ricostruire quanto accaduto dall’inizio dell’emergenza coronavirus.
Coronavirus, indagini sul Trivulzio e altre Rsa. Guardia di Finanza in Regione Lombardia
Nella mattinata del 15 aprile, gli uomini della Guardia di Finanza si sono recati nella sede della Regione Lombardia.
Stando a quanto appreso, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno cercato documenti che possano testimoniare le indicazioni date dalla Regione al Trivulzio e alle altre Rsa della Regione.
Controlli dei Nas al Frisia di Merate e al Don Gnocchi
Nella giornata di lunedì 20 aprile 2020 i Nas hanno proceduto con dei controlli al ‘Frisia’ di Merate, struttura che fa capo proprio al Pio Albergo Trivulzio di Milano. Il 21 aprile invece gli uomini della Guardia di Finanza hanno raggiunto l’Istituto Palazzolo Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno effettuato perquisizioni nella struttura e hanno acquisito alcuni documenti legati soprattutto ai rapporti con la Regione Lombardia e direttive ministeriali legate alla gestione dell’emergenza coronavirus. Qualche giorno dopo è stato licenziato operatore che ha denunciato la situazione.
La Procura chiede l’archiviazione
È del mese di ottobre la notizia della richiesta di archiviazione per gli amministratori delle Rsa indagati per la gestione delle strutture nel corso delle prime settimane e dei primi mesi della pandemia.
La richiesta di archiviazione riguarda il Trivulzio, forse l’istituto più famoso, e altre sette strutture: Auxologico, Parco delle cave, Mater Fidelis, residenza per anziani Saccardo, Ippocrate, casa di riposo Santa Marta, casa di riposo Santa Lucia
Gli inquirenti ritengono che, nonostante gli errori commessi nella gestione dei primi casi Covid in una fase con poche certezze anche a livello nazionale, non ci sono elementi per ritenere che i decessi nelle Rsa siano attribuibili alle condotte dei vertici delle strutture.
Fontana, “Speculazione indegna”
Il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha commentato ai microfoni di Mattino Cinque la notizia della richiesta di archiviazione per gli indagati. “Noi abbiamo attraversato una tempesta che si è scatenata sul nostro territorio per la prima volta al mondo con una violenza inaudita. All’inizio abbiamo reagito con le poche armi che avevamo […].. Sono contento per tutte le persone che erano indagate, dimostrazione della professionalità con cui è stato gestito il Pio Albergo Trivulzio“.